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prodromo metacatodico
00:21
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L'annuncio
03:16
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E non è facile...
Assolutamente per niente facile!
Chiedetelo a Luciano...
Dico presentare di sera una kermesse
Reduci da ineluttabili eccessi alcolici
E non è facile...
Ed è per questo che mi sveglio la mattina molto presto Ed è per questo che mi addestro con lo scioglilingua lesto Ed è per questo che mi appresto alla disamina del testo Ed è per questo che contesto la misura del contesto Ahum, ahum, ahum, ahum...
Giornataccia da sequestro con in testa ’sto capestro
Mi detesto non riesco a bocca asciutta bello fresco Figuriamoci stasera nel bel mezzo della fiera
Con in corpo sette birre e due barbera
Ma la sete non si placa, è la strizza che mi sbraca
Starei meglio su un’amaca, la favella si fa opaca
Che uno dice...
dice poi che si ubriaca...
...
Ed è per questa mia vergogna che non limito la sbornia Ed è per questo che, carogna, scolo un litro di Borgogna Ed è per questo patapum che mi trovo a far brum brum Ed è per questo un altro rum... e due tequila bum bum Bum-bum, Bum-bum, Bum-bum
Buonasera a tutti...
È ora giunto il momento...
Signore e signori...
Del documentario...
Greco-ciripitiriota
Ciripitiriota...
Buonasera,
presentiamo ora un documentario sull’economia della zona greco-cipriota...
Ed è per questo
mio insuccesso che mi chiuderò in me stesso (Ed è per questo)
che mi svesto lentamente e molto mesto
(Ed è per questo)
che domani non mi alzo mica presto
Ed è per questo
che contesto la misura del contesto
Ed è per questo
mio pretesto che mi chiuderò in contesto
che mi presto senza
testo all'agnizione dell'innesto
mi funesto mi molesto
mesto pesto resto sesto
Ed è per questo
che contesto la misura del contesto Ahum!
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3. |
La gente di città
02:49
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#### Ascolta la versione Premio De André 2016 selezionata alla semifinale ###
ecco il link:
https://bah-projects.bandcamp.com/track/la-gente-di-citt-de-andr-2016
Eccola qua
La gente di città Bisbetica, frenetica Mai ferma se ne sta
Si chiederà
Di certo lo farà
Il senso di una vita
Che ha passato qui in città
Ma a chi gli dà
Un modo alternativo Un solido motivo Col solito motivo Risponde negativo Il tono un po’ cattivo Si gira e gli dirà
Poi di che vivo...!?
Via via di qua
Cosa ne sa
La gente di città Distratta ed assuefatta Da quello che si fa
Rifà e rifà
E ancora rifarà
Il ciclo quotidiano Che rigira qui in città
Ma a chi gli fa
Oppure a chi gli dice
Che il quadro è la cornice Il mezzo l’appendice Attacca e contraddice
Se dice bene maledice
Si disfa e poi gli dà
Ma di che dici...!?
Via via di qua
Avanti alla metropoli che avanza
avanza la necropoli a distanza
ché la sicurezza proprio non ci sta di stanza
e mai si seppe chi si mostrò prima
e forse neanche si saprà
per via del fatto che il sentiero esatto esatto della storia e dei racconti non si sa
E neanche (forse) si saprà
Eccola qua Tiledeenonlosa S’affretta e poi ti sfrutta Senza un po’ d’umanità
Rifà e rifà
Quindi ancora rifarà Il ciclo quotidiano Che rigira qui in città
La gente di città Via via di qua
Quanta troppa umanità...(!)
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4. |
I gitanti
05:06
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in paese – meraviglia! – arrivarono i gitanti
Il barista e la famiglia spalancarono i battenti
Ammannirono bancali di ciambelle e di croccanti
Merci tipiche locali dagli esotici ingredienti
Beve vino beverino il gitante esagitato
Birra bionda, limoncino e il barista è equipaggiato
Salsicciotti di maiale proveniente dal Perù
Cotti in moda maniacale come detta il buon Gesù
Il gitante è la vacca grassa del barista che si sganassa
Quando in fine di stagione guarda in cassa il suo bel milione
Arrivarono in paese i gitanti – meraviglia!
Gigoló male in arnese fanno ressa e parapiglia
Giovinotti sfaccendati su lambrette da due tempi
E monsù mezzopelati, belli neanche ai vecchi tempi
Zitellastre coalizzate, gufi in guardia alle persiane
Fingonsi scandalizzate ingalluzzite dallo sciame
Pollastrelle primo pelo dietro a un trucco da soubrette
Fanno il filo al primo scemo che le tratti da starlette
Il gitante è la calamita che il villano ritorna in vita
Dando luogo alla tenzone, doppia partita, tripla finzione
I gitanti – meraviglia! – arrivarono in paese
Equipaggio da guerriglia, pronti a tutto per un mese
Attaccando la bottiglia con la rafia fanno spese
Scalmanati senza briglia dalle modiche pretese
Nelle bettole alla buona con le macchie sul menu
Mantecati alla carlona strozzapreti col ragù
Vaniloqui di persona che sa tutto e dà del tu
Se la canta e se la suona realizzato il parvenu
Il dottore e il pharmacista, rispettati maggiorenti
Sopra i mali del turista si dividono i proventi
Anche il sindaco del borgo dall’ebbrezza non è immune
È un peccato ma l’ingorgo salda i debiti al comune
Mentre sciamano, che strano, lo sciamano fricchettone
Spaccia riti e fa l’indiano vende il karma da accattone
Pure il prete è più bonario assolvendo il suo perdono
Si è venduto anche il rosario alla festa del patrono
Il gitante è il pollo fesso da spennare e da cuocer lesso
È la preda di stagione, è il successo, è l’occasione
Il gitante è il Bengodi del paese di Battichiodi
Quando arriva la stagione delle frodi e del gran minchione
Arrivarono i gitanti in paese – meraviglia!
Il barista coi croccanti, sembra, espose anche la figlia
Arrivarono i gitanti in paese – meraviglia!
Fu smaltita in pochi istanti la riserva di vaniglia
Arrivarono i gitanti in paese – meraviglia!
Giù nel fiume coi bagnanti non restò manco una triglia
Arrivarono i gitanti in paese – meraviglia!
Si sbafarono sbavanti manca poco anche la griglia
Arrivarono i gitanti in paese – meraviglia!
Caciaroni ed ignoranti ma chi vuoi che se la piglia
Un bastardo senza cuccia senza corda né collare piscia addosso a una cartuccia indeciso sul da fare Una pecora bislacca sbuffa intorno ad un fienile
Poi solinga si distacca dalla via che va all’ovile
Un anarchico per strada guarda i musi allegri e lunghi Gira il culo alla contrada e via nel bosco a tirar funghi
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5. |
Il bar
03:56
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Questa è ‘na canzone per la veglia
chi s’addorme e chi si sveglia
chi borbotta e chi si acciglia
tutti al bar ci si ripiglia
Questa è ‘na canzone per la veglia
chi risorge e chi si sbaglia
chi si accora e chi sbadiglia
E questo è il ballo della mattina / piano piano ci si avvicina
un po’ acciaccati e sonnolenti / dagli sguardi serafici o spenti
chi si accoccola sulle panchine / chi si abbarbica sul bancone
chi si è rifatto da poco il cerone / chi si spegne il primo mozzicone
Questa è ‘na canzone per la veglia...
Questa è ‘na canzone per la veglia
chi si perde e chi sorveglia
chi si allarga e chi assottiglia
E questo è il ballo del pomeriggio / la ribalta del personaggio
dei racconti che te li inventi / delle chiacchiere e dei lamenti
chi nelle ossa c’ha già l'inverno / chi se la prende con il governo
chi nella ressa morale esorta / e intanto fa la mano morta
Tra una metafora e una bevuta / sopra i sorrisi di una battuta
tra i fatti veri gonfiati ad arte / mischiati ad altri come le carte
chi si accontenta, chi fa la star / senza distanze riunisce il bar
fa da livella fintantoché / sale l’aroma de ‘sto caffè
Questa è ‘na canzone per la veglia...
Questa è ‘na canzone per la veglia
da ascoltare in dormiveglia
con il mondo che bisbiglia
E questo è il ballo della sera / qua-si mortifica l’atmosfera
sono finiti gli argomenti / la lingua batte sui pochi denti
chi si prepara ad andare a letto / dopo una chiosa di Straccaletto
chi si rattrista intorno alle corna / ma poi ci lascia e non ritorna
Questa è ‘na canzone per la veglia...
Questa è ‘na canzone per la veglia
chi s’addorme non si sveglia
chi di nero ti riabbiglia,
che è finita la bottiglia...
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6. |
Bahbohmah box
00:09
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7. |
My friend
03:12
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Quando giro con my friend Quando vado con my friend tutti quanti interessati
at my friend
my friend...
Tutti tutti quanti pensano Tutti quanti sternutiscono Tutti tutti si inibiscono
Di fronte at my friend
My friend
My friend
Non si passa inosservati Rimaniamo sconcertati
dagli sguardi imbarazzati, illuminati su my friend
my friend
“Guarda quello oppure quella
ma che diavolo sarà
certo è bello oppure bella”
Quando passa parla tutta la città...! “Guarda quello, guarda quella com’è bello, com’è bella un’incognita, una stella”
Quando passa gode tutta la città...!
...
Quando vado con my friend Quando esco con my friend Tutti son calamitati
da my friend
my friend androgynous
Tutti tutti quanti glissano Tutti quanti arrossiscono Tutti tutti si esibiscono
à coté de my friend
My friend
My friend androgynous
Noi passiamo inaspettati Rimaniamo folgorati
dagli sguardi inebriati, leopardati su my friend
my friend androgynous ...
Il tassonomista sfrigola
ed il bacchettone impegola
il marpione invece miagola Quando passa scuote tutta la città Ma... ma... ma... ma... my friend my friend androgynous [3]
This is The end
... androginous... ssss!
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8. |
Questo carnevale
04:23
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Passa la banda va
ha dietro di sé
carri e fenomeni mascherati, poi c’è
suono di musica e suona perché
seguano un tempo e passi mai demodé
Guarda là
tu guarda che comiche
commendatori in piedi e frange di tuniche
maragià
e tute mimetiche
prìncipi, sindaci e vesti a tinte uniche
C’è tutta la città
è piena di sé
drappi e prototipi patriottici e
coppe e medaglie, gagliardetti in mercé
d’attimi stupidi. Voila le defilé
Guarda là
tu guarda che comiche
Il mostro nemico, amico sconfiggerò
Alalà
e forze atomiche
E c’è chi protesta e in festa infesta, perciò
Questo carnevale sfilerà
sopra il bene e il male passerà
Questo carnevale ci darà
un esercito di libertà
Guerre à la guerre / War to the war
Para ppappara ppappara ppappara-ppà
Guerra alla guerra! Spara alla guerra!
Para ppappara ppappara ppappara-ppà
Serve a qualcosa? Spara a qualcuno!
Guarda là
che tragicomiche
Serve a qualcosa? Servi qualcuno(!)(?)
Falsi ed ipocriti fanno mostra di sé
Senza speranza. Guerra alla guerra!
Questo carnevale volerà
Mentre la speranza si aprirà...
Mentre la speranza tornerà...
Questo carnevale esploderà
«Disprezzo profondamente chi è felice di marciare nei ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica: costui solo per errore ha ricevuto un cervello;
un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente»
ALBERT EINSTEIN
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